Per molti secoli il libro ha rappresentato un oggetto unico, copiabile ma non ripetibile tale e quale, e di conseguenza un bene assolutamente prezioso, costoso e custodito come un tesoro. Riservato per tutto il medioevo per lo più a usi ecclesiastici, o di studio, il libro trova nella cultura rinascimentale, soprattutto in Italia e in Francia, un ruolo di grande rilievo quale oggetto prezioso ambito dalla nuova classe dominante, dapprima nobiliare e poi borghese e mercantile. Le grandi famiglie nobili, dai Visconti agli Sforza, dai Medici ai Montefeltro, dagli Estensi ai Gonzaga, ai Farnese, raccolsero biblioteche ricchissime, chiamando i migliori amanuensi e miniatori del tempo a lavorare di corte in corte.
I LIBRI PIÙ BELLI DEL MONDO
L’idea di raccogliere gli esemplari più illustri di questo immenso patrimonio in un’unica collezione è stata per secoli un’utopia irrealizzabile. Ma gli enormi progressi compiuti negli ultimi anni nella tecnologia della riproduzione facsimilare consentono oggi qualcosa di impensabile finora: la realizzazione di copie integrali dei codici assolutamente identiche agli originali. Il sogno di ogni amante dei libri diventa dunque realizzabile: raccogliere in una Biblioteca impossibile i libri più belli del mondo.
LA BIBLIOTECA IMPOSSIBILE
Decidere quali libri abbiano diritto di accedere a questa Biblioteca è compito arduo e in fondo opinabile: ognuno ha in mente una “sua” biblioteca impossibile. Franco Cosimo Panini ha raccolto una sfida tutta particolare: costruire la Biblioteca impossibile delle grandi famiglie italiane, riunendo i capolavori più importanti realizzati per le casate che hanno costruito la civiltà del nostro paese in quella stagione irripetibile di cultura e arte, che solo l’Italia ha vissuto, che è stata il Rinascimento.