I facsimili Panini


Per molti secoli il libro ha rappresentato un oggetto unico, copiabile ma non ripetibile tale e quale, e di conseguenza un bene assolutamente prezioso, costoso e custodito come un tesoro. Riservato per tutto il medioevo per lo più a usi ecclesiastici, o di studio, il libro trova nella cultura rinascimentale, soprattutto in Italia e in Francia, un ruolo di grande rilievo quale oggetto prezioso ambito dalla nuova classe dominante, dapprima nobiliare e poi borghese e mercantile. Le grandi famiglie nobili, dai Visconti agli Sforza, dai Medici ai Montefeltro, dagli Estensi ai Gonzaga, ai Farnese, raccolsero biblioteche ricchissime, chiamando i migliori amanuensi e miniatori del tempo a lavorare di corte in corte.

I LIBRI PIÙ BELLI DEL MONDO
L’idea di raccogliere gli esemplari più illustri di questo immenso patrimonio in un’unica collezione è stata per secoli un’utopia irrealizzabile. Ma gli enormi progressi compiuti negli ultimi anni nella tecnologia della riproduzione facsimilare consentono oggi qualcosa di impensabile finora: la realizzazione di copie integrali dei codici assolutamente identiche agli originali. Il sogno di ogni amante dei libri diventa dunque realizzabile: raccogliere in una Biblioteca impossibile i libri più belli del mondo.

LA BIBLIOTECA IMPOSSIBILE
Decidere quali libri abbiano diritto di accedere a questa Biblioteca è compito arduo e in fondo opinabile: ognuno ha in mente una “sua” biblioteca impossibile. Franco Cosimo Panini ha raccolto una sfida tutta particolare: costruire la Biblioteca impossibile delle grandi famiglie italiane, riunendo i capolavori più importanti realizzati per le casate che hanno costruito la civiltà del nostro paese in quella stagione irripetibile di cultura e arte, che solo l’Italia ha vissuto, che è stata il Rinascimento.

Il facsimile riproduce fedelmente e in ogni suo aspetto la legatura originale in argento cesellato, sbalzato e parzialmente dorato. Completano la legatura due fermagli con piccoli rubini al centro.

Il misterioso collezionista ritratto dal Parmigianino nel 1523 stringe nella mano sinistra il Libro d'Ore Durazzo.

Ogni codice miniato è "unicum" fragile e delicato gelosamente custodito nel deposito di una biblioteca e quindi inaccessibile al pubblico e spesso anche agli studiosi. Per questo nascono le edizioni in facsimile. Tesori sommersi, riportati alla luce per tutti coloro che amano il bello e apprezzano il piacere della cultura.