La scrittura del codice, attribuita al calligrafo Pietro Antonio Sallando , è una minuscola umanistica nota come littera antiqua tonda.
Tracciata in caratteri dorati, è un raro esempio di crisografia (dal greco crysographia , “scrittura in oro”), una tecnica che utilizza polvere d’oro, mescolata a chiara d’uovo o gomma, per creare una grafia che, una volta asciutta, veniva lucidata. Splendidi esempi di codici scritti a caratteri d’oro sono il Codex Aureus Epternacensis di Norimberga, il Codex Aureus Escorialensis di Madrid e il Codex Aureus di Stoccolma. Originario di Reggio Emilia, Sallando fu un famoso docente di calligrafia, insegnò grammatica all’Università di Bologna e fu titolare di una fiorente bottega specializzata nella confezione di manoscritti, come confermano i numerosi esemplari di sua mano a noi pervenuti.